Vi segnaliamo: L’esodo degli infermieri verso i Paesi Arabi tra stipendi d’oro, benefit di lusso ed etica

di Maria Luisa Asta 

tratto da www.infermieristicamente.it 

burj khalifa 2212978 640In un trend sempre più evidente, noti volti del mondo dello sport e professionisti sanitari stanno abbandonando l'Europa per trasferirsi nei Paesi Arabi, attratti da contratti faraonici e benefit al di là degli standard occidentali.

L'ultimo nome di rilievo ad unirsi a questa migrazione è Neymar, celebre calciatore, che ha abbandonato l'Europa per firmare un contratto da 200 milioni di euro per due anni negli Emirati Arabi Uniti. Questo fenomeno coinvolge anche altre stelle del calcio come Ronaldo e Benzema. Tuttavia, non sono solamente i calciatori a lasciare il continente europeo: medici ed infermieri si stanno orientando verso Paesi come il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita, Oman, Bahrain e Kuwait, attratti da stipendi e benefit che superano di gran lunga quelli europei.

Secondo dati rilasciati dall'Associazione dei medici stranieri in Italia (Amsi), il presidente Foad Aodi ha sottolineato che questo fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi anni si è intensificato grazie agli investimenti massicci effettuati nel settore ospedaliero e nei centri di alta specializzazione. Stipendi che superano i 14.000 euro al mese, abitazione, auto e istruzione gratuita per i figli: offerte irresistibili che stanno attirando numerosi professionisti. La richiesta di medici con passaporto europeo è in costante aumento, con particolare interesse per colleghi italiani, francesi e tedeschi.

I Paesi Arabi investono fino al 10% del loro PIL nel settore sanitario, risultando in strutture all'avanguardia e altamente specializzate. Ciò offre ai professionisti dell'assistenza sanitaria un ambiente di lavoro di prim'ordine, nonché la possibilità di sviluppo professionale e guadagni sostanziosi.

Il settore infermieristico è particolarmente ambito, con annunci di ricerca che propongono stipendi netti mensili da 3.000 a 6.000 euro, oltre a una serie di benefit di lusso: alloggio completamente arredato, accesso a servizi come palestra, piscina e campi da tennis, assistenza medica e trasporto. La grande carta vincente per i professionisti è la rapidità del riconoscimento del titolo, che richiede solamente 30/40 giorni rispetto agli impegnativi 365 giorni richiesti in Italia per i sanitari stranieri.

Tuttavia, sorge una domanda etica: vale la pena abbandonare l'Europa e le sue tutele sociali per trasferirsi in Paesi dove i diritti umani sono spesso limitati? continua su www.infermieristicamente.it